Regolamento e-privacy nell’UE
Il Regolamento ePrivacy (ePR) è una proposta di regolamentazione di vari aspetti legati alla privacy, soprattutto in relazione alle comunicazioni elettroniche all’interno dell’Unione Europea. Il suo nome completo è “Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali nelle comunicazioni elettroniche e che abroga la direttiva 2002/58/CE (regolamento sulla privacy e sulle comunicazioni elettroniche)”. Il regolamento abrogherebbe la direttiva sulla privacy e le comunicazioni elettroniche del 2002 (direttiva ePrivacy) e sarebbe la lex specialis del regolamento generale sulla protezione dei dati. Il regolamento dovrebbe specificare e integrare quest’ultimo per quanto riguarda le questioni relative alla privacy. I settori chiave della proposta di regolamento sono la riservatezza delle comunicazioni, i controlli sulla privacy attraverso il consenso elettronico e i browser e i cookie.
L’ambito di applicazione del Regolamento ePrivacy è ancora in discussione. Secondo alcune proposte, si applicherebbe a tutte le imprese che trattano dati in relazione a qualsiasi forma di servizio di comunicazione online, che utilizzano tecnologie di tracciamento online o che effettuano marketing diretto elettronico.
Le sanzioni proposte per la non conformità sarebbero fino a 20 milioni di euro o, nel caso di un’impresa, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo, a seconda di quale sia il valore più alto. Il Regolamento ePrivacy doveva originariamente entrare in vigore il 25 maggio 2018, insieme al GDPR, ma non è ancora stato adottato.
Video: The impact of the European ePrivacy regulation
Differenze tra Regolamento e Direttiva
- Il (nuovo) Regolamento ePrivacy abrogherà la (attuale) Direttiva ePrivacy
- Contrariamente a una Direttiva UE, un Regolamento UE è un atto giuridico dell’Unione Europea che diventa immediatamente efficace come legge in tutti gli Stati membri contemporaneamente.
- L’attuale Direttiva ePrivacy è un atto legale dell’Unione Europea che richiede agli Stati membri di raggiungere un determinato risultato senza dettare i mezzi per ottenerlo. È stata quindi recepita nelle leggi e nei regolamenti nazionali
- Se la proposta di Regolamento ePrivacy entrasse in vigore, queste leggi verrebbero sostituite e probabilmente (per motivi di chiarezza) abrogate. Il Regolamento ePrivacy sarebbe autoesecutivo e non richiederebbe molte misure di attuazione