Narrazione personale

Lo storytelling è la capacità di appassionare una persona o un gruppo di persone con una narrazione coinvolgente che le affascina e le fa sentire parte della storia. Le persone ricordano le storie molto meglio dei fatti e delle cifre. È una delle abilità più importanti che si possano imparare a padroneggiare.


Punti chiave:

  1. Lo storytelling influisce sul cambiamento a livello di pratica individuale e di organizzazione.
  2. L’ascolto delle storie facilita una migliore attenzione alla persona e può portare a un miglioramento dei servizi.
  3. L’ascolto di storie personali genera maggiore comprensione, empatia e riflessione.
  4. Il rapporto, la fiducia e la cura possono essere alimentati nelle relazioni operatore-utente attraverso la narrazione di storie
  5. La narrazione di storie personali porta benefici a chi le racconta, in quanto può rafforzare, incoraggiare la crescita personale e costruire la resilienza.


Perché lo storytelling è prezioso per il narratore?

  1. Ridefinisce l’identità personale e incoraggia lo sviluppo individuale

È dimostrato che il processo di narrazione personale consente di collegare il concetto di sé e la storia di vita in modo da facilitare la riorganizzazione dell’identità e incoraggiare la crescita personale. Quando si racconta una storia, l’individuo esprime gli eventi significativi con parole proprie e nel proprio tempo, e ha la possibilità di riflettere. Il processo consente di far emergere una nuova consapevolezza e nuovi significati di sé. 

  1. È una relazione che co-produce significato

La relazione di storytelling implica un ascolto e un impegno diversi da quelli di un attore-pubblico o di un intervistatore-intervistato. È una relazione che colma il divario tra la persona e coloro che forniscono supporto, ad esempio operatore-utente.

  1. Promuove la resilienza

La resilienza implica la volontà di trasformare le emozioni negative legate a eventi di vita dirompenti in qualcosa di rafforzante e potenziante. La resilienza si sviluppa grazie a un processo di riflessione sui significati, che consente di ottenere approfondimenti emotivi. Il supporto di reti di pari e di altri soggetti è fondamentale per creare legami e sentirsi connessi ad altre persone. La combinazione di questi fattori determina una forza nelle persone, che si basa sulla premessa che le esperienze di vita (comprese quelle negative) offrono opportunità di crescita personale.

  1. E’ terapeutico

Il valore terapeutico del raccontare una storia è spesso riportato nel lavoro di storytelling (Hardy, 2007; Scottish Recovery Network, 2012). Sebbene sia spesso espressa la preoccupazione per il benessere degli individui durante la narrazione e alcuni narratori abbiano riferito un certo grado di turbamento nel raccontare la propria storia, si riconosce che, per la maggior parte, i vantaggi del raccontare la propria storia superano di gran lunga qualsiasi disagio emotivo riscontrato. È più frequente che l’atto di raccontare una storia e di riflettere su di essa abbia un effetto catartico e sia un catalizzatore per la guarigione.

Tecniche di narrazione

I migliori storytellers sono in grado di fare scelte narrative utili a far avanzare le loro storie, a coinvolgere il pubblico di riferimento attraverso la diffusione di informazioni importanti, a mantenere l’attenzione, sanno fare riferimento alle proprie esperienze di vita per dare emozione al testo.

Devono inoltre saper entrare intimamente in contatto con se stessi, al punto che parole ed emozioni diventano un’unica entità, capace di suscitare consapevolezza e riflessioni negli interlocutori. 

Questi ultimi rappresentano il target, ovvero un gruppo di potenziali clienti a cui un’azienda vuole vendere i propri prodotti, servizi o il contenuto stesso, e dovranno “innamorarsi” dell’idea e della storia raccontata. Lo storytelling può essere adattato a qualsiasi ambito che abbia bisogno di essere supportato dal punto di vista comunicativo: un’azienda, un prodotto intellettuale o fisico, un servizio, un marchio, una persona o un evento.